La Russia è sempre stata un mercato interessante per le imprese italiane e oggi lo è ancor di più essendo, questo paese, l’anticamera dei mercati asiatici.
Fare business in Russia, per un’azienda italiana, comporta il premunirsi di una struttura in loco sotto forma di nuova società in joint-venture (J.V.) con un’impresa locale.
Tale configurazione societaria agevola notevolmente qualsiasi barriera di natura giuridica, economica, doganale e fiscale che possa rallentare o addirittura bloccare l’attività.
Un recente decreto federale del 2015 ha introdotto la possibilità, per le aziende straniere, di creare J.V. o società controllate finalizzate alla creazione di una stabile organizzazione che goda a pieno titolo del sistema legale russo.
Le forme societarie in Russia.
Maggiormente indicate per le operazioni di partnership, le società di capitali O.O.O. e A.O. rispettivamente a responsabilità limitata e per azioni, sono quelle principalmente utilizzate dagli imprenditori russi.
Le stesse sono regolamentate dalla legislazione codicistica nazionale, godono di autonoma entità e patrimonio distinto da quello dei soci e della eventuale controllante straniera così come i controlli sui trasferimenti di valuta e sulle importazioni di merci sono, ad esempio, per una NewCo. russa, pressocché assenti.
Le società russe hanno una propria personalità giuridica e autonoma tassazione nel paese, non verranno mai quindi identificate con il socio italiano.
Allo stesso modo il contratto di J.V. consentirà, conformemente alla normativa russa, un modello di governance degli organi amministrativi di tipo dualistico.
Agevolazioni e tassazione per le Joint-Ventures in Russia
Diverse agevolazioni sia di natura fiscale che economica sono previste per le società a partecipazione straniera. La normativa prevede che le J.V. possano stipulare un Contratto Speciale di Investimento che preveda una ridotta imposizione fiscale nonché la possibilità di accedere a finanziamenti agevolati, benefici e sussidi, partecipazione a gare pubbliche e l’ottenimento di certificazioni.
Tali benefici sono rivolti all’imprenditore russo che, anche per mezzo della partecipazione straniera, si prefigga l’obiettivo di creare nuovi insediamenti produttivi, modernizzare i vecchi impianti e sviluppare nuovi prodotti non presenti sul territorio.
La società potrà beneficiare di due regimi fiscali opzionali:
- tassazione sui soli ricavi al 6%;
- tassazione sui ricavi meno i costi al 15%
Al netto delle già dette agevolazioni, la tassazione per le società in Russia è al momento al 20%. L’Iva ordinaria è al 18%.
Molte sono le spese deducibili come ad esempio spese materiali, retribuzioni e spese amministrative.
Procedure
Costituire una società per azioni in Russia è generalmente semplice, tutta l’attività è delegata agli enti governativi con sede a Mosca (Camera delle registrazioni), il capitale sociale per una O.O.O. da versare è di 10.000 rubli (circa 160€) ed è prevista per legge, la redazione dell’atto costitutivo e dello statuto che devono essere vidimati e depositati.
Il conto corrente può essere aperto non appena l’ente preposto conferma la registrazione.
Particolari autorizzazioni devono essere infine richieste per determinati tipi di attività come la produzione di medicinali e di determinati tipi di alimenti.
Regolamentazione Fiscale Russia – Italia
I dividendi possono essere distribuiti a soggetti esteri al netto delle ritenute del 15% sugli stessi. Il finanziamento soci è tassato al 20% sull’interesse e lo stesso 20% è applicato sulle royalties pagate dalla società al socio licenziante.
Italia e Russia godono di un Trattato contro la doppia imposizione che garantisce una ritenuta del 5% sui dividendi e 10% sul finanziamento soci.
Il socio italiano di società russa è tassato in Italia sul 40% del dividendo alle aliquote IRPEF normalmente previste, chi detiene invece partecipazioni inferiori al 20% gode dell’imposta sostitutiva alla fonte del 12,5%.