Estate, tempo di vacanze, ma anche di riflessioni per chi ha un’attività economica. La crisi della domanda interna, la voglia di trovare risorse nuove, la necessità di aumentare il volume d’affari, sono solo alcune delle preoccupazioni di piccoli e grandi imprenditori.
Ebbene per superare l’empasse c’è un solo modo, investire tempo e denaro nel modo giusto, facendo impresa all’estero.
Fare impresa all’estero significa aggredire nuove fette di mercato, reperire risorse nuove e soprattutto sfruttare i benefici legali, fiscali e commerciali, che molti Stati mettono a disposizione di chi si insedia.
Come scegliere il mercato ed il paese dove insediarsi.
La prima domanda da porsi quando ci si vuole insediare all’estero è: “Qual paese scegliere?”.
La scelta del paese è fondamentale e non deve essere dettata solo da eventuali benefici fiscali e/o legati ai costi della manodopera.
Il principale dato da prendere in considerazione è la responsività che il paese ha rispetto ai prodotti da commercializzare e la capacità di attrazione di clienti stranieri. In questo caso può essere opportuno utilizzare un check-up preliminare del mercato estero di riferimento che offra tutti i parametri e le informazioni utili sulla appetibilità del prodotto.
In un posto come Londra, ad esempio, si avrà l’opportunità di incontrare operatori commerciali provenienti dal mondo intero, fatto di indubbio rilievo rispetto alle opportunità commerciali che si possono presentare.
Il secondo interrogativo da sciogliere è: “Quale convenienza maggiore, esportare o insediarsi?”.
Questo punto è essenziale al fine di comprendere anche il livello di investimenti da affrontare. La situazione cambia da paese a paese e dipende essenzialmente da diversi fattori:
- convenienza legale e fiscale;
- facilitazioni per l’insediamento della società;
- reperibilità di agenti/procacciatori e convenienza del contratto di agenzia rispetto al sistema legale del paese prescelto;
- logistica semplice ed integrata;
- convenienza delle locazioni;
- benefit per le imprese.
Un dato altrettanto importante può essere per esempio la predilezione di alcuni operatori (es. distributori e o agenti immobiliari) per le società già insediate e costituite anziché per società estere senza filiali o rappresentanze.
Tanti dati e dettagli, quindi, vanno analizzati ed estrapolati da mani esperte, al fine di avviare concretamente il giusto percorso per esportare i propri prodotti e rendere la propria impresa internazionale.