La redazione dei contratti commerciali siano essi di vendita, di agenzia, di distribuzione ecc., con operatori economici stranieri richiede particolare attenzione in quanto la stessa deve consentire ad entrambe le parti di comprendere a pieno tutte le clausole inserite, fugando ogni dubbio interpretativo che possa sorgere dalla lettura del contratto. A tal fine interviene in soccorso il Legal English.
Salvo che il contratto non sia redatto nelle diverse lingue dei contraenti, il che però dovrebbe assicurare l’esatta corrispondenza di significato della traduzione delle clausole, un modo utile ed efficace per negoziare e redigere un qualsivoglia contratto internazionale è quello di usare il Legal English.
l’utilizzo della lingua inglese, oltre ad essere riconosciuto a livello internazionale, consente una facile comprensione del significato delle parole e fuga quasi ogni dubbio sull’interpretazione del contratto. Purtuttavia, non è la semplice traduzione in lingua inglese ad essere sufficiente, occorre infatti adoperare la terminologia legale appropriata sfruttando tutte le risorse che il Legal English offre nell’uso quotidiano della contrattualistica internazionale.
L’uso del Legal English contro le controversie commerciali.
L’utilizzo del Legal English, oltre a rendere il contratto giuridicamente ineccepibile, scongiura il più delle volte l’insorgere di controversie commerciali in merito. Il corretto utilizzo della terminologia legale in ambito internazionale consente, infatti, in caso di insorgenza di controversie circa la corretta interpretazione, esecuzione ed applicazione del contratto, di dirimere le stesse, sia in fase di mediazione che in fase giudiziale, con più rapidità.
Di fronte ad una giurisdizione straniera o in sede arbitrale, un contratto internazionale, giuridicamente chiaro e comprensibile, scongiurerà eccezioni e pretese infondate, salvaguardando i diritti dei contraenti.
Chi oggi stipula e negozia in ambito internazionale, non può esimersi dal conoscere le regole fondamentali del Legal English uno strumento essenziale per la tutela e corretta applicazione delle regole del commercio internazionale.