Oggigiorno, è possibile concludere un contratto seduti comodamente davanti al proprio pc, senza che questo implichi un copioso dispendio di carta o la necessità di raggiungere fisicamente un luogo prestabilito.
Possiamo stipulare contratti da “remoto” di varia natura, come ad esempio la scelta di un’utenza, l’acquisto di un corso di formazione o addirittura l’apertura di un conto corrente bancario o la stipula di una polizza assicurativa.
Nell’era digitale in cui viviamo e in un mondo sempre più globalizzato, è anche possibile stipulare contratti più complessi, come ad esempio i contratti che riguardano il mondo dell’impresa, magari con fornitori o acquirenti esteri.
Ma come possiamo tutelarci quando siamo messi di fronte a contratti standard o prestampati, fatti, ad esempio, di minuscole clausole e condizioni generali?
Contratti standard vs. Contratti personalizzati: a cosa prestare attenzione.
Occorre fare una prima distinzione tra ciò che possiamo permetterci di accettare su basi standard e ciò che invece e necessario accettare con le dovute personalizzazioni che più fanno al caso nostro.
Se infatti parliamo di contratti di somministrazione (gas, luce, elettricità ecc.) o più in generale di contratti identici (plurilaterali), che vengono sottoposti ad una pluralità di persone, sarà difficile ottenere specifiche personalizzazioni delle clausole per il singolo caso.
Nella maggior parte dei casi, questi contratti sono rivolti ai consumatori che sono a loro volta tutelati dal Codice del Consumo contro l’eventuale abuso del proponente il contratto e l’inserimento di clausole vessatorie.
Il fatto stesso di avere una pluralità di persone a cui rivolgersi, rende il contratto stesso impossibile da modificare per ogni singolo contraente.
Ma cosa succede quando ci troviamo di fronte a un contratto standard in casi in cui la migliore tutela sarebbe la personalizzazione?
L’accettazione di un contratto standard, magari scaricato dal web o proposto su format prestampati, può contenere in sé delle insidie o semplicemente non fare al caso nostro per quella specifica situazione.
Talvolta, infatti, il contratto è troppo sbilanciato verso la parte che lo propone è non tutela minimamente gli interessi di chi lo deve accettare.
Cosa fare quindi?
- Leggere attentamente le clausole contenute nel contratto standard;
- Negoziare le clausole che sono più sbilanciate verso chi sta proponendo il contratto;
- Prediligere formati che sono modificabili e possono essere facilmente scambiati con l’altro contraente evitando quindi i format prestampati;
- Evitare assolutamente la modifica “a penna” dei formati prestampati;
- Evitare l’accettazione di condizioni generali di contratto separate.
- Porre attenzione alle clausole c.d. vessatorie, che limitano i diritti di una parte;
- Prediligere, in caso di controversia, strumenti alternativi di risoluzione extragiudiziale.
Se il contratto è particolarmente complesso, sarà opportuno rivolgersi a professionisti esperti del settore che possano individuare le garanzie e tutele giuridiche che possano trasformare un contratto da standard in personalizzato.
Contratti standard vs contratti prestampati: la negoziazione.
La negoziazione è un punto fondamentale per l’ottenimento di un contratto il più personalizzato possibile.
Soprattutto per ciò che concerne i contratti d’impresa, ma più in generale, per i contratti che prevedono ud disequilibrio tra le parti, sarà opportuno far leva sulla negoziazione per ottenere la modifica o l’inserimento di clausole eccessivamente onerose per una parte.
La contrattualistica non è solo l’applicazione di norme giuridiche ai rapporti di scambio tra le parti, ma è anche un complesso scambio psicologico di relazioni di forza il più delle volte tra una parte “forte” e una parte “debole” o tra interessi contrapposti che si devono incontrare.
Una buona negoziazione preliminare porterà sicuramente ad un contratto estremamente personalizzato che non scontenti nessuna parte e che garantisca le tutele più idonee.
Particolare attenzione quindi alle soluzioni facili “fai da te” o all’accettazione incondizionata di contratti standard da sottoscrivere che non tutelano il rapporto che si vuole regolare.