Come può tutelarsi il venditore che deve spedire la merce all’estero e deve ricevere il contestuale pagamento?
In un modo perfetto l’ideale sarebbe riuscire ad ottenere dall’acquirente il pagamento anticipato ma, specialmente nelle transazioni commerciali, ciò è difficilmente attuabile.
Salvo che non si tratti di un’attività di e-commerce (il più delle volte destinata a clientela consumer), la maggior parte delle attività commerciali che hanno relazioni con clienti all’estero, prevalentemente B2B, devono cimentarsi con la complicata disciplina dei pagamenti internazionali.
I pagamenti internazionali nelle transazioni commerciali.
l’azienda che esporta all’estero deve considerare i rischi di non vedersi riconosciuto il proprio credito sotto molteplici aspetti:
- Solvibilità dell’acquirente;
- Situazione geo-politica del paese dell’acquirente;
- Volume e ricorrenza dell’esportazione;
- tutela del credito nel paese dell’acquirente;
- Condizioni di trasporto.
Determinare quale forma di pagamento utilizzare non è una cosa facile e soprattutto non deve essere relegata alla sola convenienza dal punto di vista economico.
Forme di pagamento semplici e a costo zero nascondono il più delle volte insidie per il venditore che, in caso di insolvenza dell’acquirente, si vedrà costretto ad attivare strumenti di tutela costosi e dall’esito imprevedibile.
Le forme di pagamento internazionale.
Quali sono i pagamenti internazionali utilizzabili nelle transazioni commerciali con acquirenti stranieri?
Vediamo di seguito le forme di pagamento più utilizzate nella prassi commerciale:
- Pagamento in contrassegno internazionale
- Bonifico bancario
- Assegni e cambiali internazionali
- Pagamento contro documenti
- Lettera di credito
- Garanzie bancarie
Il Pagamento in contrassegno internazionale
Anche conosciuto come Cash on Delivery (COD), questo metodo di pagamento comporta l’intervento diretto dello spedizioniere che consegnerà la merce al ricevimento del pagamento.
Sembra perfetto come strumento, ma non lo è prima di tutto per l’intervento di un terzo soggetto nel ricevimento del pagamento.
Secondo punto, perché non sempre lo spedizioniere può verificare se il pagamento che sta ricevendo è realmente supportato da una base economica.
In caso di pagamento a mezzo assegno, ad esempio, sarà impossibile verificare, da parte dello spedizioniere, che quest’ultimo sia effettivamente coperto.
Bonifico bancario
Sicuramente il più gradito tra i pagamenti internazionali, ma di certo anche questo sottoposto a non pochi rischi tra cui la possibilità di revoca in qualsiasi momento da parte dell’acquirente.
Il progredire degli strumenti elettronici a disposizione consente sempre di più la possibilità di effettuare bonifici con trasferimento immediato che tuttavia sono ancora rari nei circuiti bancari internazionali.
Assegni e Cambiali internazionali
Questi strumenti, ormai sempre più in disuso nella prassi internazionale, sono comunque utilizzabili in particolari condizioni, ove magari si abbiano maggiori garanzie sulla solvibilità dell’acquirente o magari in relazioni commerciali stabili.
Si tratta infatti di documenti “promesse e ordini di pagamento” soggetti a diverse variabili che possono compromettere il buon fine della transazione.
Nel caso del “Pagherò” (promissory note) o della “Tratta” (Bill of Exchange), ad esempio non tutti i paesi considerano le cambiali come strumenti immediatamente esecutivi.
Tale situazione può compromettere irrimediabilmente la possibilità di vedersi pagato il proprio credito.
A favore dell’utilizzo di questi strumenti, vi è però la possibilità che gli stessi siano utilizzati per lo sconto bancario al fine di ottenere liquidità immediata per il creditore.
Pagamento contro documenti D/P
Particolare forma di pagamento internazionale è la D/P (Documents against payments), messa a punto tra le parti con l’ausilio delle rispettive banche.
Nel D/P il venditore da istruzioni alla propria banca di consegnare i documenti relativi alla merce solo a determinate condizioni, tra cui l’incasso della somma corrispondente.
La banca del venditore trasmetterà alla banca dell’acquirente le istruzioni per rilasciare la documentazione, che dovrà avvenire, ad esempio, al momento del pagamento della somma da parte dell’acquirente.
L’acquirente che ha interesse a ritirare la merce dovrà saldare immediatamente il prezzo alla propria banca che, solo in quel caso, sarà autorizzata al rilascio della documentazione.
Benché questo sia un ottimo strumento di pagamento, non garantisce in ogni caso che il debitore onori il proprio debito. Il rischio sarà, ad esempio, quello che la merce rimanga stoccata nel paese estero senza possibilità di recuperarla anzi con il rischio di perderla.
In caso di scelta di questo strumento, corrono in aiuto alcuni strumenti sui pagamenti unificati, messi a disposizione dalla CCI con la pubblicazione n. 552.
La Lettera di Credito
Benché molto dispendiosa in termini e economici e di tempo, la lettera di credito è oggi il mezzo più sicuro per assicurarsi il pagamento della merce esportata.
La sicurezza di tale metodo, da preferire tra i pagamenti internazionali, sta nel fatto che il pagamento della merce viene documentalmente attestato prima ancora della spedizione grazie all’intervento delle banche.
Nella lettera di credito, infatti, intevengono quattro soggetti fondamentali:
- L’Ordinante (Applicant) ossia il compratore;
- Il Beneficiario (Beneficiary) ossia il venditore;
- La Banca emittente (Issuing bank) ossia la banca del compratore;
- La Banca avvisante (Advising bank) ossia la banca del venditore.
Benchè il compito di attivare lo strumento di pagamento competa all’ordinante, sarà opportuno che il beneficiario verifichi attentamente il contenuto della lettera di credito onde evitare spiacevoli sorprese.
In particolare occorrerà prestare attenzione ai dati inseriti tra cui la descrizione della merce, data e luogo di spedizione, particolari riferimenti alle tipologie di trasporto e non ultima l’irrevocabilità del credito.
Una complessa serie di adempimenti che impongono necessariamente l’intervento di un consulente esperto al fine di prevenire possibili rischi.
La lettera di credito non è infatti uno strumento perfetto, ma può anch’essa nascondere insidie particolarmente legate alla produzione documentale e alle responsabilità delle parti.
Le Garanzie Bancarie
Tra le garanzie bancarie per i pagamenti commerciali internazionali, spicca di sicuro la lettera di garanzia.
Questa particolare forma di pagamento garantisce il beneficiario/esportatore nel momento in cui non riceve il pagamento della merce dal compratore.
Il rapporto intercorre anche in questo caso tra le due banche dei soggetti commerciali. La banca del venditore, alla ricezione della documentazione che attesta il mancato pagamento, richiederà alla banca del compratore l’escussione della garanzia.
E’ importante, in questi casi, affidarsi a primari istituti di credito che consentano una certa affidabilità nell’utilizzo di questi strumenti.
In ultimo rimane sempre il sistema dell‘assicurazione del credito o del factoring, strumenti che necessitano dell’intervento di strutture terze che assicurino o finanzino il credito dell’esportatore.
Non un campo facile, quindi, quello dei pagamenti commerciali internazionali che purtuttavia deve essere attentamente preso in considerazione dalle imprese che svolgono commercio estero anche con l’ausilio di consulenze specifiche.