In questo momento così buio per il mondo intero e per il nostro Paese, afflitto dagli effetti di un nemico invisibile da combattere, in un momento dove la maggior parte del tessuto produttivo è costretta a fermarsi al fine di contenere la diffusione del virus, proprio in questo momento occorre pensare al futuro.
Occorre che tutte le aziende, nessuna esclusa, programmino la ripresa, pianifichino e sviluppino la ripartenza che deve essere più forte di prima.
In attesa che il Governo si esprima sulla c.d. “Fase 2” e sulle modalità per riaprire, proviamo a definire quali potrebbero essere gli strumenti da utilizzare per la ripresa.
Come fronteggiare quindi la crisi dovuta al Covid 19? L’internazionalizzazione d’impresa è sicuramente uno degli strumenti più adatti.
Gli strumenti a disposizione delle aziende per incentivare la ripresa e fronteggiare la crisi
Tralasciando quelle che sono le misure previste dal Governo per tamponare questo momento di difficoltà, occorre invece rivolgersi agli strumenti più a lungo termine messi a disposizione, ad esempio, da Sace/Simest o da varie regioni italiane a sostegno dell’internazionalizzazione d’impresa, come i vouchers per la partecipazione a fiere internazionali, le garanzie per l’ottenimento di credito finalizzato ai progetti export e i finanziamenti a fondo perduto.
Fronteggiare la crisi Covid 19 con l’internazionalizzazione d’impresa
L’internazionalizzazione delle imprese è quel meccanismo che consente, attraverso strumenti diversificati di natura commerciale, legale, finanziaria e fiscale, di espandere la propria posizione su mercati esteri e trarne i benefici economici e commerciali conseguenti.
Chiunque può intraprendere un progetto di internazionalizzazione, dalla PMI alla grande azienda, gradando e tarando il percorso sulle proprie esigenze.
L’internazionalizzazione è un processo complesso che coinvolge diversi attori e che per questo ha bisogno di un unico coordinamento.
Le principali figure coinvolte nel progetto sono:
- Il Temporary Export Manager, la figura di riferimento a capo del progetto, che al fianco dell’imprenditore, è incaricata di sviluppare azioni mirate per l’export come ad esempio l’analisi dei mercati rispetto al prodotto/servizio e la ricerca e il contatto dei buyers/suppliers;
- Il Global Business Lawyer, avvocato esperto di affari e globalizzazione, incaricato di predisporre il progetto sul piano giuridico dal punto di vista societario, di governance, della contrattualistica internazionale e della corporate compliance;
- Il Fiscalista internazionale, incaricato di predisporre tutti gli adempimenti fiscali e contabili utili alla compliance fiscale del progetto;
- Il Marketing manager, incaricato di promuovere la presenza dell’impresa sul nuovo mercato attraverso strumenti pubblicitari digitali e non.
Tutte le spese per queste figure sono finanziabili agevolmente tramite meccanismi che consentono una fruizione immediata dei servizi a fronte di una spesa dilazionata nel tempo o fortemente agevolata.
Un esempio di agevolazioni: il “Titolo IV Aiuti all’internazionalizzazione” della Regione Puglia.
La Regione Puglia è un esempio virtuoso di aiuti a sostegno delle imprese che voglio espandere la loro vision oltre i confini nazionali.
Il nuovo Titolo IV consente a tutte le imprese e unità locali della regione, di beneficiare di un finanziamento agevolato in 5 anni e parzialmente a fondo perduto (45% dell’ammontare) per progetti di un importo minimo di € 50.000 e comunque fino alla concorrenza di €800.000 per le singole imprese e €4.000.000 per reti e consorzi.
Il progetto deve avere come finalità l’internazionalizzazione dell’impresa attraverso progetti di export e collaborazione con soggetti all’estero, ad esempio attraverso accordi di joint venture e/o sfruttamento di tecnologie e brevetti, ricerche e studi di fattibilità su mercati esteri, accordi contrattuali ecc.
Inoltre l’agevolazione è prevista anche per interventi di marketing e per la partecipazione a fiere di settore internazionali in Italia e all’estero.
La misura è a “domanda a sportello” e può essere presentata tramite procedura telematica messa a disposizione sul sito della Regione Puglia.
Misure importanti quindi per ridare speranza al nostro tessuto produttivo e continuare a dare lustro al Made in Italy nel mondo.